mercoledì 29 novembre 2006

Multitasking

Esco dal cancello della scuola, con la bicicletta, e incrocio uno che stava svoltando per entrare in un parcheggio mentre con la mano destra teneva il cellulare all'orecchio sinistro, e con la mano sinistra teneva il volante; non so cosa stesse usando per cambiare marcia. Non l'ho insultato perché potrebbe anche essere un genitore dei miei studenti, anche se non l'ho riconosciuto... Lui, comunque, non mi ha visto - e come avrebbe potuto farlo, del resto?

(Magari invece era uno che passava di lì, ma in questa settimana in cui ogni sera ricevo genitori mi sembra di vedere genitori ovunque)

venerdì 24 novembre 2006

Sub-creazioni

Quando ero giovane e forte (era la prima estate universitaria) mi introdussero ai giochi di ruolo. C'era questa scatola rossa, con un drago disegnato sopra, un titolo strano: Dungeons & Dragons. Dentro la scatola solo un paio di libri, nient'altro. “Che razza di gioco sarà mai?”, mi domandavo. Me lo spiegarono.

Poche settimane fa si parlava tra amici, si ragionava sulle nostre attività ludiche, e si dialogava su questi toni:
“Sai che sono vent'anni che giochiamo a D&D?”.
“Eh, sì. Ma chi si immaginerebbe un gruppo di quarantenni che si ritrova la sera, tutte le settimane, da vent'anni, per raccontare storie, tirare dadi, uccidere i cattivi?”.
“Siamo veramente degli ufo galattici!”.
“E i tuoi studenti cosa dicono?”.
“E i tuoi colleghi?”.

Insomma, non ho più smesso di giocarci. Anche se ho scoperto altri giochi, altrettanto divertenti, e adesso alterno un po' il gioco di ruolo ai giochi “alla tedesca”. Ma il divertimento del gioco di ruolo rimane unico.

Per tentare di dare un tono serio a questo post, concludo con una citazione:

...la natura si serve dello strumento della fantasia umana per proseguire la sua opera di creazione. E chi nasce mercé questa attività creatrice che ha sede nello spirito dell'uomo, è ordinato da natura a una vita di gran lunga superiore a quella di chi nasce dal grembo mortale d'una donna.

Luigi Pirandello, La tragedia di un personaggio.

mercoledì 22 novembre 2006

Dimmi, figliolo

Oggi uno di quarta mi ha chiamato papà mentre lo stavo interrogando...

martedì 21 novembre 2006

Fatto

Mah, il passaggio è avvenuto, ora posso anche mettere delle etichette per ogni post. Vedremo se funziona tutto come prima...

Nuova era

Da un po' di tempo blogger mi chiede se voglio passare alla nuova versione della sua piattaforma per la gestione del blog, nella quale dovrei entrare con l'account google che uso per tutti gli altri servizi offerti da, appunto, google. Io ho sempre risposto di no, perché non sapevo come sarebbe andata a finire con il nome che uso per firmare i post di questo blog.

Siccome ormai la mia identità segreta è meno segreta di quella di Daredevil (e qui vi voglio...), dopo aver pubblicato questo post dirò a blogger che, sì, voglio passare alla nuova versione. E vedremo che succederà.

venerdì 17 novembre 2006

Cavalieri jedi

I cavalieri jedi ancora protagonisti: esiste una scuola di combattimento con spada laser...

Ma dai!

In terza sono grandi, grossi, capello lungo, barba incolta, e giocano ai Pokemon sul telefonino...

giovedì 16 novembre 2006

Wikipedia

Giro tra i banchi, e vedo tra le mani di uno studente, che chiameremo il Rosso, un foglio stampato martoriato da righe di evidenziatore giallo. Osservo meglio, e noto che si tratta della voce sui numeri irrazionali di Wikipedia.

Le stesse parole si trovavano scritte, a mano, sul foglio consegnatomi stamattina dallo stesso studente: aveva ricopiato a mano per simulare l'originalità del lavoro. Lo guardo e dico:
"Wikipedia".
"Eh?", chiede il colpevole, simulando.
"Wikipedia!".
"Cosa?".
"Sì, Wikipedia".
"No, proof...". (Da leggersi come "no, proof, non mi dia due!")
"Prof, ma lei ha scritto qualcosa su Wikipedia?", domanda un compagno.
"Sì, qualcosa", rispondo.
"Ma noo!", si lamenta il Rosso. (Da leggersi come "Ma noo, e adesso io da dove copio?")

mercoledì 15 novembre 2006

Quella a cui ho dato nove l'anno scorso

Anno (scolastico) scorso, inizi di giugno:

"Allora, vediamo, hai preso vari dieci e qualche nove, cosa ti metto in pagella?".

"Ma prof, ha dei dubbi?".

"Mah, sei sempre stata brava, potrei anche...".

"Proof, non vorrà mica darmi dieci?".

"Come media, in effetti, non ci viene, però potrei anche...".

"Proof, no! Per piacere, non mi dia dieci! Mi dia nove!".

"Eh? Scherzi? Perché?".

"Perché mi vergogno, poi mi prendono in giro!".

Anno scolastico attuale, metà novembre:

"Guarda che se non taci ti metto dieci!".

"No, prof, va bene, sto zitta!".

martedì 14 novembre 2006

Boom di visite

Ieri c'è stato un boom di visite, segno che gli studenti fanno i compiti sempre la sera prima della scadenza, e non programmano mai un tubo. Ecco l'elenco delle maggiori richieste fatte ai motori di ricerca per arrivare fin qua:

i numeri irrazionali: scoperta o invenzione
numeri irrazionale scoperta o invenzione
numeri irrazionali
troppi compiti a casa
numeri irrazionali scoperta o invenzione
piotr silverbrahms vero nome
lo sport oggi
scuola primaria troppi compiti a casa servono?
droghe moderne
problema troppi compiti a casa

Ognuno faccia le analisi che preferisce :-)

Qualche articolo di giornale

Spigolature a caldo tratte da qualche articolo di giornale che mi hanno appena consegnato.

Ora, dopo questa lezione, la cosa più evidente è che la gente che ha "scoperto" o inventato tutte queste cose non deve aver avuto molto da fare di importante nella propria vita. Inoltre si può constatare che il risultato di tutto questo studio non è altro che pazzia, a cui penso che arriverò anch'io fra altri due anni di scuola.

[ti ho sistemato un po' la punteggiatura, che era messa completamente a caso, cara scrittrice]

Secondo me i numeri razionali sono una scoperta perché semplicemente esistevano, ma nessuno lo sapeva.


Da quando abbiamo iniziato a studiarli mi è venuto un dubbio: potrebbero essere un'invenzione? Risposta scontata: chi è il pazzo che passerebbe anni e anni a pensare ad un modo per complicare la vita degli studenti? Credo nessuno!


Per capire meglio si può dire che questa scoperta fu analoga a quella dell'America, che pur essendo molto importante fu anche banale in quanto il continente esisteva già, è solo che nessuno lo sapeva.


Penso che i numeri irrazionali siano stati scoperti. Infatti la parola scoperta significa trovare qualcosa che ancora non si conosce, mentre invenzione significa costruire qualcosa che ancora non esiste.


La prova che ci dice che i numeri sono una scoperta e non un'invenzione sta proprio nel fatto che i modi per contare sono sempre stati lì sotto i nostri occhi, bastava solo applicarli. E direi che se questo si può dire per i numeri in generale si può dire anche per i numeri irrazionali.

[prova a contare fino a radice di due, poi mi dici]

La definizione che fino ad ora i matematici hanno stipulato è tuttavia provvisoria, nel senso che questi numeri scoperti dai matematici sono enti non ancora ben definiti e quindi non ci è possibile operare in modo preciso con questi numeri.

[stipulato? e se non possiamo operare in modo preciso con questi numeri, che facciamo per il resto dell'anno?]

Se nessuno però sapesse della loro esistenza, se nessuno avesso compiuto accurati studi su di essi, noi non ne saremmo a conoscenza e perciò chi ci conferma che esisterebbero?


Questi numeri non hanno mai un valore ben breciso e fengono approssimati con un numero di ciffre finito.

[per questo ti interrogherò, lo sai?]

Vince il platonismo, per ora...

venerdì 10 novembre 2006

Compito a casa

L'ho fatto. Oggi, dopo aver parlato di numeri irrazionali, approssimazioni per eccesso e difetto, classi contigue, ho annunciato:

"Prendete fuori il diario che vi detto i compiti per la prossima volta!".

"Ma, prof, ce li detta? Non sono sul libro?".

"Silenzio! Scrivete! Attenti che detto eh? Vado. Scrivi un...".

"Prof, dobbiamo scrivere scrivi?".

"Certo! Ho detto che sto dettando! Allora, silenzio e attenti! Scrivi un articolo...".

"See, di giornale!".

"Bravo. Scrivi un articolo di giornale dal titolo...".

"Ehh? Ma sta scherzando?".

"No, e smettetela di interrompere! Scrivi un articolo di giornale dal titolo I numeri irrazionali: invenzione o scoperta?".

E in quel momento si è scatenato il caos totale:
"Prof, ma cosa dobbiamo fare?". "Ma cosa dobbiamo scrivere?". "Ma dobbiamo mettere quello che lei ha spiegato oggi?". "Ma dobbiamo scrivere col computer?". "Ma possiamo copiare da internet?".

E io insistevo: "Non dovete scrivere quello che vi ho detto io. Dovete mettere in moto il cervello, pensare, dedurre. E dovete scrivere tutto su un foglio, che poi lo correggo".

"Ma ci dà il voto?".

"Certo che ti do il voto! Prova a non consegnarmi il foglio e vedrai che voto ti becchi!".

"Prof, va bene, via, adesso ci dà i compiti veri?".

sabato 4 novembre 2006

La fine del mondo

Nelle vite di tutte le seconde superiori viene un momento in cui si smette di fare del gran calcolo e si parla un po' (un pochino, poco poco) di teoria. È il momento in cui si introducono i numeri reali, che comunque ogni studente conosce già dalle medie.

L'idea che avevo io era quella di raccontare la storiella di Pitagora e di Ippaso di Metaponto, di parlare della fine di tutte le convinzioni mistico-religiose di Pitagora stesso, dovute alla scoperta dei numeri irrazionali.

Poi avrei posto l'accento sulla parola scoperta, piazzando la domanda "ma, secondo voi, i numeri irrazionali sono stati scoperti o inventati?" verso la fine dell'ora, per concludere la lezione in modo un po' alternativo e nella speranza di mettere in moto qualche rotella nella testolina di qualcuno.

E invece tutta l'ora è passata nel tentativo di dimostrare che la radice di due è irrazionale, tra le facce stupite di chi non capiva bene la differenza tra numeri pari e numeri dispari e di chi credeva che, effettivamente, radice di due potesse essere espresso come frazione. A quel punto ho indagato meglio sulle loro conoscenze (prerequisiti, li chiamano quelli che sanno di didattica) riguardo ai "numeri con la virgola", e ho visto che queste sono molto vaghe, fumose, nebbiose.

Il mondo dell'infinito è un mondo misterioso: "prof, ma zerovirgolaottoperiodicoepoinove non è minore di zerovirgolanove?". Cose così. È stata dura spiegare che non esiste il periodo nove (qualcuno non ci crede ancora).

La domanda sulla scoperta o invenzione dei numeri non l'ho neanche proposta.

Ma la farò. Sarà un compito per casa.