mercoledì 13 agosto 2008

Il lavoro di una vita

Esiste un teorema che è stato dimostrato nell'arco di tempo che va dal 1955 al 1983, è composto da un numero di pagine stimato tra le diecimila e le quindicimila, distribuite in circa cinquecento articoli composti da circa cento autori diversi. Si tratta del teorema di classificazione dei gruppi semplici finiti, detto anche teorema enorme.

Qualche matematico si è anche azzardato a sollevare dubbi sulla correttezza della dimostrazione, e allora un gruppo di studiosi si è rimesso in moto per produrre un risultato più semplice e più facilmente controllabile: si parla delle dimostrazioni di seconda generazione. Ora si è giunti ad una conclusione certa: la tesi principale del teorema è corretta, i gruppi semplici finiti sono solo quelli e proprio quelli.

Nell'elenco si trovano chicche come il baby monster e il monster (ci sarebbe anche il Tits group, ma qua non ci sono giochi di parole: Tits è semplicemente il cognome del matematico che l'ha studiato).

Bene, un matematico ha annunciato oggi l'uscita di un suo libro: si tratta di una dimostrazione di un singolo teorema relativo alla classificazione dei gruppi semplici finiti, al quale ha lavorato per 25 anni. Nel frattempo, racconta l'autore, tre generazioni di studenti di dottorato, molti dei quali sono diventati in seguito colleghi, hanno contribuito al lavoro. Nel frattempo si è formata la sua famiglia: anche suo figlio quest'anno compie 25 anni.

È difficile anche trovare fondi di ricerca per progetti di così ampio respiro, pochi enti di ricerca finanziano progetti così lunghi. In effetti il nostro autore è stato finanziato dalla London Mathematical Society, che fornisce fondi alle persone, e non ai progetti.

La conclusione del suo post vale la pena di essere riportata così com'è:

I believe it is important for us in our mathematical community to remember that our work is measured not in man-months and not even in man-years (or, using management speak, CMEs, Contract Man-Year Equivalents), but in man-lives.

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